
La Nuova Ferrara – 25 novembre 2018
Corsa a sindaco.
L’assessore Fusari esce allo scoperto: candidatura civica
«Uscita dal Pd, l’entusiasmo l’ho trovato fuori dai partiti» Si parte da lavoro e sicurezza: «Le percezioni sono realtà» ecco il primo nome
Se in città fossero già apparsi i pannelli per i manifesti elettorali, il primo a comparire mostrerebbe il volto di Roberta Fusari. L’assessore all’urbanistica della giunta Tagliani ha presentato ieri la sua candidatura a sindaco, rompendo la patina di immobilismo sotto la quale covano le manovre elettorali. Fusari non ha rinnovato la tessera del Pd, e si presenta come forza civica. Progetto nuovoLa sua esperienza nell’amministrazione attuale, spiega, non sarà un ostacolo alla novità del suo progetto: «È vero, ci sono movimenti che sono civici fin dall’inizio. Il Pd ora è concentrato a ricostruire se stesso, ma non è quello che mi interessa. Voglio lavorare con la città, e l’entusiasmo l’ho trovato fuori dai partiti. Stando in giunta è stato possibile realizzare cose importanti lavorando in squadra, come il recupero del Palaspecchi, ma ora voglio intraprendere qualcosa di nuovo, un progetto di cui la città sarà il committente».Il nuovo soggetto politico è tutto da costruire. C’è un sito, robertafusarisindaca.it, appena nato sul web e che deve riempirsi di contenuti.«Questo è un punto di partenza. Fino a due mesi fa non avrei mai immaginato di candidarmi a sindaco, pensavo di tornare alla mia attività di professionista (è architetto, ndr) una volta terminato il mio impegno nell’amministrazione. Poi è successo che i Radicali hanno fatto il mio nome sulla stampa, di fatto a mia insaputa. Un’uscita che all’inizio mi ha spiazzato, ma che ha suscitato entusiasmo da parte di molte persone “normali”, al di fuori della politica e delle istituzioni. E ho pensato che fosse giusto non disperdere questo calore, questo sostegno spontaneo, ma di metterlo al servizio della città». Il tempo che resta da qui alle elezioni di primavera però non è molto. Ieri, alla sala Borsa, c’erano solo Fusari e la sua candidatura, lanciata «con umiltà e follia: non ho esperienza su come si costruisca una campagna elettorale». Ma siamo già alla fine di novembre «e bisogna muoversi per costruire una squadra. Ci sono già gruppi di lavoro che si stanno confrontando sul futuro della città, e sono fermenti da cogliere. Ma era importante uscire, ora, e cominciare a lavorare sulla candidatura. Sarà una scossa, ma una scossa benefica».Lavoro e sicurezzaI temi da cui partire, continua, sono la sicurezza e il lavoro, «temi complicati, perché su questi ambiti un sindaco non possiede tutti gli strumenti per intervenire, ma deve coinvolgere altri enti, come lo Stato, la Regione o le forze dell’ordine. Ma sono anche i temi che toccano più da vicino i cittadini, perché bisogna prendere atto che le percezioni sono una realtà».Da sicurezza e lavoro derivano, a cascata, anche gli altri nodi. A cominciare da anziani e giovani. I primi, risorsa preziosa e fragile. I secondi, un patrimonio di 20mila ragazzi, gli studenti universitari, che si dovrebbe cercare di trattenere a Ferrara «magari trasformando i servizi necessari per gli anziani in opportunità di lavoro per i giovani». E poi il decentramento, e la necessità di ricostruire il rapporto con i paesi della cinta urbana, ora che le Circoscrizioni non esistono più. Soprattutto, un’idea di città: «Perché deve essere chiaro che il voto è importante, perché avrà un impatto forte sulle nostre vite per i prossimi cinque anni». –Alessandra Mura
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